ITA: Il "Trionfo della morte" si trova a Palermo, all'interno di Palazzo Abatellis. E' un affresco che annuncia una rinascita: come scrive Michele Cometa si tratta di “un racconto di morte per restituire alla vita tutto il suo senso”.
La struttura scenica è ciclica, montata su un’ellissi costruita all’interno di un quadrato deformato e possiede un forte senso di movimento.
Questo moto si può percepire come simile ad un vortice a causa della disposizione dei personaggi rappresentati, ma anche solamente seguendo i loro sguardi, in un gioco di rimandi e di sospensioni.
Gli occhi sono il punto di prima e maggiore attenzione nel riconoscimento espressivo facciale, cioè nel modo in cui si individuano le intenzioni, le emozioni e i comportamenti umani. Così il meccanismo degli sguardi, insieme ai simboli e alle allegorie, è lo strumento primario della comunicazione visiva: chi osserva l’affresco si trova ad essere coinvolto e guidato dal gioco di sguardi al quale è invitato a partecipare, veicolo inoltre dell’eros che pervade tutta l’opera.
Il falconiere, essendo l’unica figura disposta di spalle, nega il proprio sguardo e lo rivolge oltre i limiti dell’affresco, forse perché capisce possa esistere un altrove. Ciò che non viene rappresentato, che si trova oltre i margini di una rappresentazione, assume una valenza immaginifica che diviene assoluta e universale.
Il falconiere possiede quindi il ruolo di indicatore di direzione nell’intera narrazione, la quale risulta essere una metafora, un oracolo che si invera sul piano metafisico di una mappa celeste.
Tutto quanto è raffigurato nell’affresco trova infatti una puntuale corrispondenza nelle costellazioni e nei segni astrologici, tramite la quale si può dedurre che il giardino si trovi proprio a Palermo e che il falconiere sia Federico II. In quel preciso punto dell’affresco infatti le costellazioni indicano la data di nascita di colui che guiderà la Sicilia in un delicato momento storico di passaggio, sapendo immaginare il futuro del Regno.
Porre i ritratti dei personaggi del "Trionfo" in relazione con immagini di cieli stellati, sottolinea la contrapposizione tra lo sconvolgimento umano nell’incontro con la Morte e l’indifferenza del cielo di fronte alla sofferenza terrena.
Le stelle sono osservate fin dall’antichità come guide, mappe loro stesse di speranze e desideri di chi voglia leggere in esse il destino dell’esistenza umana. Il tema del destino è di fatto espresso nell’affresco attraverso le figure delle dame con le dita intrecciate tra loro, che alludono alla mitologia delle tre Parche. Con la postura delle loro teste e nel triangolo ideale che le racchiude, sono le tessitrici della vita umana.
L’affresco rappresenta il tempo dell’uomo e il suo scorrere, il cielo stellato quello universale, una fissità con la quale l’uomo possiede un legame potente, tanto che lo sguardo di ogni personaggio può collegarsi ad un altro come stelle all’interno di una costellazione. L’affresco è quindi un’allegoria morale della vita terrena, mentre l’interpretazione degli astri è una sorta di lettura della vita proiettata in un ciclo universale.
Il portfolio di Inside Art magazine 116 è dedicato a questo lavoro. Il dummy di "Se Eros e Thanatos a Palazzo Abatellis" fa parte dell'archivio ACINQUE - Immagini e Parole per la Sicilia, a cura di Giuseppe Mendolia Calella (Founder & Chief Editor di
Balloon Project)
EN: The “Triumph of death” is a fresco to be found in Palazzo Abatellis in Palermo. As Michele Cometa wrote in his book: “It’s a tale of death that aims to restore meaning to life”. Death is circled by rows of rich and poor people alike, as if in a vortex.
Their eyes are the focal point, by means of which emotions, intentions, and thoughts are sensed. Observers of the fresco are involved in a game of glances that becomes almost erotic. The only figure not facing the observer is the falconer, who, as he hides his eyes, wishes to go beyond the fresco. Whatever is not depicted in the fresco is left to the imagination.
The falconer has the role of directing the whole tale, a metaphor, an oracle in a celestial map. It may be deduced that the falconer is Federico II and the gardens in the city of Palermo as everything represented in the fresco corresponds exactly to constellations and astrological signs.
Relating the characters in the “Triumph” to images of starry skies underlines man’s devastation faced with death as compared to the indifference of the heavens that consider it merely earthly suffering.
The stars have long been considered as guides, maps of hope and desires of those wish to be able to read their destiny in them. Fate is in fact represented in the figure of three women holding hands alluding to the myth of the three Parcae. Their heads form a triangle, indicating they are the weavers of human life.
The fresco symbolizes the passage of man’s time, whereas the starry sky the universe, to which man is strongly tied, so much so that all the eyes are connected as if in a constellation. The fresco is therefore a moral allegory of life on earth, whereas stargazing may be interpreted as the circle of life projected beyond into the universe.
The work was published as the portfolio of Inside Art magazine 116 and the dummy is part of the archive ACINQUE - Immagini e Parole per la Sicilia, curated by Giuseppe Mendolia Calella (Founder & Chief Editor of
Balloon Project)